Traduzione italiana di Claudia Fiorito (per Russia Resistente, ЯR)

«LA FERMATA DELLA METROPOLITANA»

Il progetto che non ci sarà.

Prima della tragedia avevamo in programma il progetto «Stancija» [La fermata]: avrebbe dovuto essere una pomposa cerimonia di inaugurazione di una nuova fermata nello stile della metropolitana staliniana. La nostra intenzione era quella di mostrare i «successi» del nostro governo degli ultimi vent’anni, creando una nostra versione ironica dell’allestimento propagandistico della metropolitana.

Il progetto includeva:

  1. Un mosaico dal nome «Rossija moja» [La mia Russia], raffigurante un campo di grano illuminato dal sole, su cui un uomo disteso a torso nudo guarda il cielo con aria sognante mentre sopra di lui spicca il volo un Suchoj Superjet 100, il primo aereo civile realizzato in Russia dopo il crollo dell’Unione Sovietica;

  2. Un’imitazione di un lampadario in stile imperiale staliniano, che avrebbe occupato praticamente tutta la fermata;

  3. Un’istallazione di luci e suoni di un treno che attraversa il tunnel;

  4. Una parte performativa: per l’apertura della nuova fermata sarebbero stati presenti degli attori impersonanti funzionari di stato.

Gli ospiti della mostra, secondo la nostra idea, avrebbero dovuto sentirsi estranei a questa cerimonia, persone casualmente ritrovatesi ad assistere ad una manifestazione ufficiale.

Ma questo progetto non verrà realizzato. Non c’è più posto per l’ironia che caratterizza i nostri lavori.

Tutto ciò che vogliamo dire adesso lo potete vedere qui.

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